Sostituire frequentemente pentole, padelle o utensili ha un impatto ambientale significativo: implica nuovi processi produttivi, consumo di risorse e smaltimento di rifiuti non sempre riciclabili.

Molti rivestimenti antiaderenti tradizionali contengono PFAS, noti anche come "sostanze chimiche eterne", perché non si degradano nell’ambiente. I PFAS sono associati a problemi ambientali gravi, in quanto si accumulano nei suoli e nelle acque, con effetti potenzialmente tossici per gli esseri viventi.

Scegliere strumenti privi di rivestimenti sintetici e progettati per durare, come la ghisa, è una scelta più sicura per la salute e decisamente più sostenibile.

Scegliere prodotti stagionali e locali non è solo una questione di gusto: è un gesto concreto di sostenibilità. Gli alimenti fuori stagione o importati richiedono più energia per la produzione, il trasporto e la conservazione.
Scegliere prodotti a filiera corta può ridurre del 30-50% le emissioni di CO₂ legate al consumo alimentare. Inoltre, frutta e verdura di stagione sono spesso più nutrienti e meno soggette a trattamenti intensivi.

​Gli utensili da cucina realizzati con materiali sintetici, come la plastica o l'alluminio anodizzato, tendono a deteriorarsi con l'uso, rilasciando microframmenti e richiedendo sostituzioni frequenti. Questo non solo aumenta la produzione di rifiuti, ma può anche comportare rischi per la salute a causa del rilascio di particelle nocive negli alimenti.​